Premio a sondaggisti e giornalisti: snob e deficienti
Vittorio Feltri · 7 Novembre 2024
Il nostro antipremio “Bamba della settimana”, assegnato da Vittorio Feltri al personaggio che si è distinto come il peggiore della settimana, in questa puntata va a un paio di categorie che si sono distinte al qua e al di là dell’oceano in occasione delle elezioni americane: i sondaggisti e i giornalisti.
“I risultati alle urne hanno smentito clamorosamente tutte le ipotesi e tutti i sondaggi, e i sondaggisti faranno bene a rivedere i loro metodi di lavoro. Sia quelli americani sia quelli italiani, perché tutti hanno cantato per settimane in favore Kamala, poi hanno virato sul testa a testa. Alla notizia della vittoria di Trump c’è stato imbarazzo dappertutto, anche nelle redazioni di molti giornali convinti che avrebbe prevalso la Harris e avevano preparato pagine e paginone alla signora americana prima Presidente degli Stati Uniti. Invece è stato un tonfo, a dimostrazione che la sinistra è in crisi in tutto il mondo, non soltanto in Italia, dove non sa più che pesci pigliare e ne combina una al giorno per perdere voti: riuscendoci benissimo. In America per molti anni ha tenuto banco perché vendeva sogni, ma questa volta la gente è andata a votare per fare i propri interessi”.
Un pezzo di Bamba va anche ai giornalisti italiani, perché “davano per certa l’avanzata strepitosa della signora: specialmente quelli benedetti dalla sinistra hanno dimostrato di capire ancora meno di quanto hanno capito i sondaggisti americani”. Sono stati ciechi “e anche deficienti. Non riesco a capire quali fossero i segnali che davano Kamala al galoppo verso la Casa bianca”.
“Credo che ci sia ancora uno snobismo di sinistra che influenza i mass media. Però poi quando si va alle urne evidentemente questo tipo di meccanismo non funziona più. Anzi, la destra, come abbiamo visto anche in Italia, prevale perché la gente fa i conti con i soldi che ha in tasca: la votazione è sempre ispirata agli interessi personali. E gli interessi personali è più facile che li faccia la destra piuttosto che la sinistra: quest’ultima si impegna sul politicamente corretto, sull’aborto, su queste cose che nella pratica non interessano a nessuno”.
“Credo che il successo di Trump sia dovuto al fatto che è capace, che ha una grande personalità, che sa comunicare usando un linguaggio terra-terra, senza voli pindarici: il suo messaggio alla gente arriva chiaro, e la chiarezza viene sempre premiata. Mentre invece chi fa della pseudofilosofia si perde per strada e alla fine la gente non la segue”.