Israele è democrazia e vuole la pace vera

· 27 Novembre 2024


Fra gli ospiti della nuova puntata di “Pop economia-Rumore”, la nostra rubrica condotta da Alessandra Mori, sono intervenuti Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, e David Zebuloni, giornalista del settimanale israeliano Makor Rishon, con i quali ha parlato delle prospettive di Israele dopo la tregua dichiarata in Libano.

“Come sempre si dice” spiega Zebuloni, “due ebrei tre opinioni, ognuno la pensa in maniera diversa. Gli israeliani si domanda che cosa garantirà loro una pace concreta a lungo termine, e un parte di loro teme che un cessate il fuoco funga da cerotto, ma non risolva il problema terroristico al di là del confine. Però il fatto che l’opinione israeliana sia divisa è un sintomo positivo di una società democratica. In Israele ci si può esprimere a favore o contro qualunque causa: questo dibattito acceso è un dibattito sano, un dibattito che invece non esiste al di là del confine. La percezione dei giovani sul conflitto è diversa da quella degli anziani: forse sono meno stanchi e meno spaventati, per cui rivendicano una pace concreta. Mostrano un grande interesse a ripristinare una quiete totale nel territorio israeliano e infatti la percentuale di riservisti che si arruolano per proteggerlo è altissima: questa gioventù vuole non solo a parole, ma anche nei fatti riportare la sicurezza e la tranquillità, la pace nelle loro case”.

 


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